A seguito dell'Assembea Ordinaria di CMA, tenutasi il 29 aprile scorso, nel corso della quale è stato presentato un bilancio che ha confermato un pesante passivo ed in previsione del dibattito che si svilupperà per apportare i necessari correttivi, proponiamo, per un'informazione puntuale in argomento, l'intervento integrale del nostro Presidente con le considerazioni di AssoBPM1865.
CASSA MUTUA DI ASSISTENZA Assemblea Ordinaria 29 aprile 2025 - Le considerazioni di AssoBPM1865
Buongiorno sono Claudio Casaletti socio della Cassa da 52 anni e presidente pro tempore della Associazione BPM1865 BancoBPM che al 31.12.24 annoverava 4506 soci pensionati o esodati tutti soci della CMA. E' tradizione che in occasione delle assemblee annuali della Cassa la nostra associazione esprima il proprio punto di vista e le proposte degli ex dipendenti. Le risultanze di bilancio che vengono oggi presentate, ancora fortemente negative, erano purtroppo ampiamente previste e prevedibili. La relazione del resto ci informa che il 2025 presenta un "andamento coerente con quello dell'anno scorso"; il che significa che, permanendo un'inerzia di iniziative, ci troveremo tra 12 mesi a commentare un nuovo grave disavanzo. Niente di nuovo quindi: il che potrebbe indurre a replicare, con una sorta di copia e incolla, lo schema di intervento degli ultimi anni. Schema che parte dalla presa d'atto della situazione cui segue elenco di suggerimenti ed esortazioni a porre rimedio. Qui, repetita iuvant, sottolineo che sempre la nostra comunità ha richiesto interventi risanatori, dichiarando di preferire interventi sul lato della contribuzione (e anticipando anche una disponibilità in tal senso dei pensionati) senza intaccare la qualità delle prestazioni che sono la caratteristica di CMA che meglio realizza il valore della mutualità. Considerato però che le nostre ripetute perorazioni hanno prodotto risultati concreti pari a zero, mi pare più utile portare alla attenzione di questa Assemblea i reiterati impegni presi dai Consigli negli ultimi anni (7 anni è l'arco temporale dei bilanci presenti sul sito di CMA in parte pubblica e consultabili da tutti) e rimasti a tutt'oggi irrealizzati. Impegni per altro ancor più vincolanti, considerato che le relazioni sono state tutte votate e approvate dai soci nelle assemblee e che dunque ne esprimono inequivocabilmente la volontà. Faccio notare che in questo arco di tempo il patrimonio della Cassa si è ridotto di circa un terzo da 21,8 mln a 14,3 mln. di euro. Una sintetica lettura delle conclusioni e commenti al bilancio è senz'altro utile. "il disequilibrio economico ha assunto natura strutturale con contributi che risultano insufficienti a coprire gli oneri legati alle prestazioni". Ergo "(il C:D.) procederà nel corso del 2019 ad incaricare soggetti qualificati a condurre le analisi atte a suggerire gli interventi più opportuni...". Il 2019 registra un quasi pareggio ma per quasi un milione riveniente dalla gestione finanziaria. Il Consiglio, giustamente, segnala che "il disequilibrio economico mantiene natura strutturale". E aggiunge che lo studio attuariale è al lavoro "per completare nel corso dell'anno le attività utili a permettere al Consiglio Direttivo di assumere le proprie determinazioni sulle DUE leve a disposizione, una revisione dei contributi e/o una rimodulazione delle prestazioni". Poi arriva il Covid che ovviamente ha un impatto bloccante: il 2020 - con le persone che in lock down hanno smesso di curarsi - riporta i conti in "avanzo", il 2021 ripresenta un bilancio in rosso ma di minore entità. In entrambe le relazioni il C.D. invita a ritenere "prematuro che il ritrovato equilibrio economico possa essere considerato di natura strutturale". Poi. l'anno dopo dice ai soci che "attende che si esauriscano gli effetti della discontinuità creata dalla pandemia" e "una volta stabilizzatosi il quadro, procederà a completare le attività che gli competono per assumere le proprie determinazioni (.....) che possono includere una eventuale revisione dei contributi e/o una rimodulazione delle prestazioni". Arriviamo al 2022 con disavanzo che sfiora i 3 milioni e il C.D. segnala ai soci che " pare evidente che la ritrovata normalità nella domanda di prestazioni, unita alle considerazioni di contesto, rendano opportuno per il prossimo C.D. avviare TEMPESTIVAMENTE una riflessione sui possibili interventi da operare". Lo scorso anno, a commento del disavanzo del 2023, la conclusione (che esplicitamente apprezzammo nell'intervento di AssoBpm1865) fu che la situazione e il contesto "rendono IMPRESCINDIBILE per il C.D. valutare opzioni di intervento strutturale per garantire una situazione di progressivo recupero dell'equilibrio economico della Cassa. ". Venne anche inserito uno spunto operativo sicuramente opportuno: "tali interventi non potranno prescindere da una riflessione complessiva sulla gestione delle prestazioni a partire dalla modalità di fruizione (diretta/indiretta)". Nell' esposizione che accompagna i conti dello scorso anno e che oggi ci viene chiesto di approvare, con un ulteriore importante disavanzo che conferma tutte le analisi precedenti, purtroppo sembra addirittura persa (o almeno edulcorata) la consapevolezza dell'urgenza e della imprescindibilità degli interventi necessari. Si parla di analisi "avviate" e di "avviare il confronto". Secondo noi si tratta di avviare e anche concludere rapidamente, per portare all'approvazione dei Soci delle proposte concrete. Sappiamo tutti che incombono (anche se certamente non auspicati) possibili cambiamenti che investono la struttura proprietaria di BancoBPM. Cambiamenti le cui probabili ricadute sugli istituti di welfare non sono allo stato prevedibili. Quindi, ciò che dovremmo fare in ogni caso e a prescindere dal contesto, a maggior ragione è necessario che venga fatto ora. E' singolare, al punto in cui siamo, che non si ravvisi l'urgenza da parte di chi amministra l'Ente CMA di mettere in campo proposte concrete atte a garantire la cosiddetta "continuità aziendale". Ciò detto pensiamo che con un approccio unitario e pragmatico, oggi sia possibile agire con la diligenza del buon padre di famiglia e individuare una serie di misure in grado di risanare, tutte insieme, i conti senza portare sconvolgimenti nella vita di nessuno e mantenendo la natura solidaristica (tratto veramente unico e prezioso) della nostra CMA. Gli studi resi disponibili, un'attenta analisi dei numeri ci dicono che agendo su una pluralità di fattori sia lato entrate che lato uscite, è possibile portare benefici solidi al bilancio. Proviamo a contribuire suggerendo alcuni ambiti: • incentivi alle prestazioni in forma diretta/convenzionata e disincentivi ai rimborsi "indiretti" per gli ambiti e le tipologie dove questa possibilità è più agevole; • un contenuto contributo associativo per i familiari a carico salvaguardando i redditi da lavoro più bassi e le famiglie numerose; • un contributo generale al complesso delle spese e dei costi di gestione della CMA; • un adeguamento al reddito complessivo dei percettori di pensione di reversibilità (anche per ragioni di equità sostanziale); • in presenza di una volontà positiva e di uno sforzo comune volto al risanamento dei conti, come già ribadito e verbalizzato lo scorso anno, la comunità degli ex dipendenti (che come è noto purtroppo non vedono il proprio imponibile incrementarsi con la contrattazione collettiva) si rende disponibile a contribuire al risanamento attraverso uno specifico apporto contributivo. In conclusione chiediamo al Presidente e al Consiglio l'impegno di indire al più presto una assemblea straordinaria per valutare e approvare proposte di interventi finalizzati al risanamento del deficit strutturale di CMA, indispensabili per garantire la continuità della Cassa a beneficio di dipendenti (futuri pensionati) ed ex dipendenti. Grazie dell'attenzione.
Assemblea Ordinaria del 29 aprile. Una novità interessante
Nel corso dell'Assemblea il Presidente di CMA ha fatto una dichiarazione significativa che non era contenuta nel testo del documento "Relazione di Bilancio" messo a disposizione dei soci (con tabelle e cifre a bilancio 2024) sul sito in Area Riservata. La dichiarazione che sotto riportiamo integralmente è pienamente condivisibile per analisi e obiettivi anche se più generica nella conclusione quando indica le tempistiche.
"Il Consiglio Direttivo è impegnato nella definizione di una serie di interventi che toccheranno selettivamente le entrate e le uscite della Cassa, con l'obiettivo di assicurare il suo equilibrio economico e patrimoniale nel medio lungo periodo e con esso la continuità gestionale. Tali interventi saranno poi sottoposti all'esame dei Soci in una assemblea straordinaria che auspica possa essere convocata quanto prima, in tempo utile per rendere operativi gli interventi al più tardi dall'inizio del 2026"
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