La Storia di ASSOBPM 1865
Dal 1954 al 2017 storia della associazione pensionati della banca popolare di milano e della sua recente evoluzione in associazione bpm1865 – Banco BPM.
Dal 1° gennaio del 2017 il mondo di riferimento degli ex dipendenti della Banca Popolare di Milano e dell’Associazione Pensionati della Banca Popolare di Milano è il BANCO BPM SpA, la terza banca del paese nata dalla fusione della Banca Popolare di Milano Scarl con il Banco Popolare: una operazione favorita dalla legge di riforma delle Banche popolari (legge 33/2015).
La nuova realtà societaria ha indotto l’adozione di nuove formulazioni associative e strategie innovate volte a custodire il bene prezioso della nostra tipicità con le sue radici popolari e cooperative ed i suoi valori a difesa della persona e sviluppare nuove forme di partecipazione alla vita societaria della Banca SpA consapevoli delle diversità derivanti dal passaggio dalla formula di Cooperativa a quella della SPA.
Con l’approvazione, a larghissima maggioranza nel novembre 2017, delle modifiche statutarie l’associazione evolve passando da associazione di Pensionati a associazione di Persone cambiando denominazione in “ASSO BPM 1865”: prende nuova vita una casa aperta a tutti i pensionati ed esodati del Banco Bpm e ai loro familiari che credono nella partecipazione societaria e nell’impegno in difesa dei valori della nostra storia e della nostra esperienza associativa.
Il testo del nuovo statuto dell’associazione è preceduto da una premessa che ne definisce la continuità storica che recita:
“L’Associazione Pensionati della Banca Popolare di Milano, costituita il 27 Novembre 1954, nel corso degli anni ha esteso la propria attività, oltre che alla tutela e alla valorizzazione degli interessi della categoria, anche alla promozione della partecipazione alla vita societaria della Banca, nell’ambito delle peculiari possibilità offerte dalla formula giuridica di Cooperativa di Credito Popolare.
I cambiamenti della governance dell’Istituto che si sono susseguiti nel tempo, hanno visto la rappresentanza dei Pensionati partecipare – unitamente ai lavoratori dipendenti – ad una esperienza unica nel panorama del credito popolare italiano: quella del mondo del lavoro che influiva in modo importante sulla vita della Banca e sulla nomina dei suoi organi sociali.
Sino all’emanazione della Legge 33/2015 che ha imposto la trasformazione in S.p.A. e che ha favorito l’approvazione della fusione con il Banco Popolare nell’Assemblea dei soci di BPM del 15/10/2016, l’Associazione ha sostenuto la difesa del Credito Popolare e dei suoi valori di cooperazione, solidarietà e vicinanza ai territori di insediamento.
Fermo restando da parte dell’Associazione la difesa dei valori sopra richiamati, la nuova realtà “BANCO BPM” e la mutata formula societaria impongono una vasta opera di revisione delle regole Associative,”
La storia dell’Associazione pensionati della banca popolare di Milano sino al 2017
La peculiarità di un’esperienza unica nel sistema del credito popolare: il Comitato Elettorale espressione dell’attivismo societario dei Dipendenti della Banca e dei suoi Pensionati
Nel secondo dopoguerra la Banca Popolare di Milano diede un contributo importante al rilancio dell’economia lombarda, impegnata nella ricostruzione. Tale sforzo si accompagnò alla crescita veloce delle sue dimensioni e della sua operatività a sostegno delle piccole e medie aziende in coerenza con la vocazione di istituto di credito popolare, fedele ai principi della mutualità secondo gli insegnamenti del suo primo presidente, Luigi Luzzatti.
Nella stessa epoca, nasceva nel Paese il sindacalismo dei lavoratori, che in BPM trovò un terreno particolarmente fertile di adesioni ai sindacati bancari.
La volontà aggregativa dei dipendenti della Banca li vide, inoltre, protagonisti di una esperienza unica nel sistema del credito popolare italiano. Quali soci della stessa, una cooperativa di credito a responsabilità limitata, il loro voto assembleare capitario esercitato in modo unitario consentì agli stessi di avere un ruolo decisivo nel controllo e nel divenire dell’Istituto, dando vita a una peculiare esperienza: quella dell’attivismo dei dipendenti-soci.
Tale coinvolgimento trovò solida formalizzazione organizzativa in un organismo denominato Comitato Elettorale, centro motore che coagulò e regolamentò il loro protagonismo societario.
Il protagonismo dei Dipendenti non veniva meno per effetto della loro quiescenza, avendo un seguito nella partecipazione dei Pensionati al “Comitato”, di cui facevano parte con un solo rappresentante rispetto ai sedici membri dell’Organismo.
Nel 2001 una modifica dello Statuto della Banca rese possibile la presentazione in assemblea societaria liste di candidati agli organi sociali e la presenza di minoranze consentendo ai pensionati di presentare autonomamente una loro lista accanto a quella dei dipendenti.
L’aggregazione attiva dei Dipendenti e dei Pensionati soci della Banca è stata, talvolta, fatta oggetto di critiche, che i risultati conseguiti dall’Istituto, nei suoi 150 anni di vita, hanno però sempre dimostrato pretestuose.
Sessant'anni nel segno dell'amicizia e della fedeltà alla Banca
leggi qui il volume 60° assopensionati
L’associazionismo dei Pensionati BPM
Come è stato ricordato, il secondo dopo guerra vide la nascita dei sindacati dei dipendenti delle aziende di credito.
Parallelamente anche i Pensionati della Banca diedero vita nel 1954 a un loro processo aggregativo, con la creazione dell’Associazione Pensionati della Banca Popolare di Milano. Fra i fondatori del Sodalizio figurarono ex dipendenti già attivi nel rinato movimento sindacale ed altri ex dipendenti che nel ventennio fascista, in clandestinità, avevano tenuto vivo lo spirito democratico della Banca.
Gli scopi per cui è sorta l’Associazione dei Pensionati si possono sintetizzare nella tutela e valorizzazione solidale degli interessi della categoria, in particolare per quanto riguarda gli impegni assunti dalla Banca a favore del Personale in servizio e in quiescenza nell’ambito dell’assistenza malattia e del sostegno alle attività del tempo libero. Un generoso trattamento integrativo a favore dei Pensionati venne posto in essere sino alla fine degli anni ’80, quando le pensioni I.N.P.S. dei bancari vennero rivalutate.
Nel 2014, in occasione del sessantesimo anno di vita dell’Associazione, il Consiglio Direttivo promosse la pubblicazione un’ampia monografia, che condensò l’intensa attività sociale e assistenziale svolta dal Sodalizio e i suoi rapporti con la Banca e i Dipendenti in servizio attivo.
A proposito della pubblicistica dell’Associazione è indispensabile aggiungere che particolare impegno il Sodalizio ha sempre posto nella valorizzazione della storia della Banca e di quanti hanno profuso in essa la loro attività, la loro fedeltà e la loro dedizione. Assieme al periodico dell’Associazione “Piazza Meda e dintorni” e a un foglio di informazioni mensile, va ricordata la sponsorizzazione del volume di Angelo Fedegari (presidente dell’Associazione dal 2000 al 2009) “Storia insolita della Banca Popolare di Milano”, edito nel 1999. La ricerca ha consentito la comprensione degli eventi che si sono susseguiti nel sistema di governo della Banca, con l’affermarsi del protagonismo organizzato dei Dipendenti soci.
Quanto all’evolversi dell’attività societaria dell’Associazione, in estrema sintesi va premesso, come già accennato, che a seguito di nuove regole previste dallo Statuto della Banca che consentivano l’aggregazione dei soci in Associazioni e la possibilità di presentare liste di candidati in occasione della nomina degli Organi sociali della Banca, indussero nel 2002 i Pensionati, quali soci, a dare vita a una seconda Associazione, denominata “Insieme per la Cooperativa Banca Popolare di Milano”, mentre i Dipendenti, si aggregarono nell’Associazione “Amici della Banca Popolare di Milano”. L’evento pose fine all’attività unitaria del Comitato Elettorale.
Va inoltre sottolineato che per le nuove regole di governance il “peso” societario dei Pensionati aumentò significativamente, in quanto fu loro consentito di farsi portatori di deleghe, facoltà questa non prevista per i Dipendenti ancorati al voto capitario.
L’attivismo dei Pensionati ebbe quindi, a partire dal 2002, due ambiti operativi diversi: quello assistenziale, con l’Associazione Pensionati della Banca Popolare di Milano e quello societario con l’Associazione “Insieme per la Cooperativa Banca Popolare di Milano”.
Rispetto ai primi 100 aderenti, l’Associazione Pensionati è arrivata a contarne oltre 4000. Nel primo decennio del nuovo secolo il Direttivo ha varato molteplici iniziative tese a facilitare un contatto con tutti gli aderenti sparsi nelle molteplici zone di insediamento della Banca. Il supporto delle nuove tecnologie mediatiche, quale ad esempio il collegamento video e l’interlocuzione con gli iscritti di alcune zone operative (Roma Brianza Puglia Emilia ecc.) in occasione delle relazioni mensili del Consiglio Direttivo.
Il già citato volume illustrativo di oltre mezzo secolo di attività dell’Associazione Pensionati: “1954 – 2014 Sessant’anni nel segno dell’amicizia e della fedeltà alla Banca” evidenzia nei sostantivi “Amicizia” e “Fedeltà” due importanti presupposti dell’attaccamento che Dipendenti e Pensionati hanno sempre dedicato alla loro Banca, considerandola una seconda famiglia e favorendone il suo glorioso divenire.